Il nuovo ponte sul fiume Serchio si colloca in un ampio progetto volto al potenziamento dell’asse viabilistico tra la SS-12 “dall’Abetone al Brennero” e la SP-1 “Francigena”. Le opere di scavalco del fiume Serchio sono realizzate in carpenteria metallica e caratterizzate da un ponte a doppio arco, un viadotto e la rampa ciclopedonale di raccordo con i percorsi circostanti.
La struttura, nel suo disegno complessivo, si rifà concettualmente al più famoso ponte del Diavolo. Gli archi asimmetrici propongono un susseguirsi di linee ondeggianti senza soluzione di continuità. Del vecchio ponte riprendono il contenuto della forma, estrapolandola da una figura piena e massiccia, figlia di una metodologia antica legata al modo di costruire con la pietra. La sezione trasversale proposta prevede la localizzazione della pista ciclabile all’esterno in posizione distaccata e rialzata rispetto al piano viabile. Tale accorgimento aumenta la percezione visiva dell’utente debole in tutte le direzioni e permette la creazione di un “filtro d’aria” tra il piano viabile ed il transito ciclo-pedonale che permette la parziale dissipazione del rumore residuo derivante dal transito dei veicoli.